I REQUISITI CHE DEVE POSSEDERE LA DIAGNOSI ENERGETICA
Manca poco ormai: il 5 dicembre 2015 è fissata la scadenza nazionale per le aziende per munirsi della diagnosi energetica aziendale. L’Enea ha predisposto una guida operativa per chiarire come dovrà essere strutturato il report e quali sono le informazioni fondamentali che esso dovrà contenere.
Come vi abbiamo già descritto in un precedente post la diagnosi energetica è lo strumento per analizzare la prestazione energetica di un’attività industriale e restituisce un quadro generale della gestione energetica di un’attività (industriale, servizi, primario e terziario). Attraverso la diagnosi energetica si rileva il livello di efficienza della gestione di energia.
L’Enea ha predisposto tutte le indicazioni per una corretta emissione del documento di report della Diagnosi Energetica, che deve essere obbligatoriamente redatta entro il 5 Dicembre per le “grandi” aziende.
Uno dei primi passi per effettuare la diagnosi energetica è procurarsi i dati energetici sia tramite lettura diretta sia tramite analisi delle relative bollette. Per quanto riguarda i dati relativi alla produzione e ai consumi energetici, tali dati devono essere valutati su un periodo di tre anni, incluso quello della diagnosi, e forniti su base mensile. Non bisogna omettere di evidenziare in modo chiaro nel rapporto della diagnosi tutti i dati misurati in modo diretto e quelli misurati in modo indiretto.
Il secondo passo è il rapporto di diagnosi energetica che dovrà contenere i seguenti parametri di analisi:
Infine, bisogna costruire lo schema energetico dell’azienda in esame, che dovrà essere costruito relativamente ad ogni vettore energetico (elettrico, termico, vapore, acqua surriscaldata, ecc) acquistato e utilizzato nel locale analizzato, con lo scopo di dividere i consumi annui del vettore specifico tra le diverse utenze presenti.
La struttura ad albero rappresentata nell’immagine dovrà essere realizzata per ogni vettore energetico utilizzato dall’azienda. Inoltre, nel rapporto dovranno essere analizzati anche:
Nel caso in cui l’azienda non disponga dei dati di monitoraggio in dettaglio delle diverse partizioni dello stabile analizzato, la diagnosi sarà effettuata in base ai dati tecnici e di utilizzo delle varie utenze o impianti.
Le grandi aziende italiane entro il 5 dicembre 2015 sono quindi chiamate ad effettuare la diagnosi energetica rivolgendosi a tecnici e strutture qualificate al rilascio del documento stabilito dall’ENEA. Se avete un’impresa e non avete ancora effettuato la diagnosi energetica, o avete dei dubbi sulla documentazione da fornire o sul rapporto di diagnosi che vi è stato consegnato, contattate una ESCO, possibilmente qualificata ai sensi della norma UNI CEI 11352: saprà darvi tutte le informazioni che cercate!
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