A fine aprile 2021 l’Italia ha presentato all’Europa il PNRR – Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza – ovvero il documento in cui spiega come prevede di utilizzare gli oltre 210 miliardi messi a disposizione dal programma europeo Next Generation Ue, insieme ai fondi già stanziati per il periodo 2021-2026. E qualche settimana fa è stato pubblicato in gazzetta ufficiale il relativo DECRETO-LEGGE 6 maggio 2021, n. 59 – Misure urgenti relative al Fondo complementare al Piano nazionale di ripresa e resilienza e altre misure urgenti per gli investimenti.
Il PNRR ha diversi obiettivi che prendono il nome di missioni e che sono stati riassunti in questa tabella:
Alcuni degli obiettivi più interessanti per chi come noi si occupa di edilizia e guarda sempre con molto interesse alle novità tecnologiche che permettono di ottimizzare tempi, costi e risultati del nostro mestiere e l’incremento dell’uso delle fonti rinnovabili per il risparmio energetico:
Approfondiamoli insieme per scoprire a quanto ammontano i fondi destinati a questi obiettivi e quali sono le azioni già pianificate.
Una buona parte dei fondi – 59 miliardi in totale tra PNRR e fondi del bilancio – sono dedicati alla missione Digitalizzazione, innovazione, competitività e serviranno a modernizzare l’Italia e favorire la transizione digitale delle PMI e la rivoluzione digitale delle PA.
Il programma Transizione 4.0 viene rafforzato prevedendo investimenti in beni strumentali e l’aggiornamento dei macchinari. Con i fondi stanziati del Piano Innovazione 4.0 le imprese possono acquistare beni materiali 4.0 entro la fine del 2022 usufruendo delle diverse aliquote del credito d’imposta.
Per quanto riguarda le Pubbliche Amministrazioni – PA, invece, 12 miliardi serviranno per sviluppare un ‘Programma di innovazione strategica della PA’ in modo da semplificare la PA e renderla più snella tramite l’uso di piattaforme e servizi digitali che favoriscono lo smart e il co-working.
La componente 2 della missione 2 “Rivoluzione Verde e Transizione ecologica” riguarda “Energia rinnovabile, idrogeno, rete e mobilità sostenibile” e risulta interessante la quota – 2,2 miliardi – destinata alle comunità energetiche e alle strutture collettive di autoproduzione.
L’investimento servirà per installare circa 2 GW di impianti fotovoltaici di nuova capacità di generazione elettrica in maniera combinata per le comunità delle energie rinnovabili e gli auto-consumatori così da evitare circa 1,5 milioni di tonnellate di emissioni di gas serra all’anno.
La transizione energetica sono dedicati 79 miliardi – di cui 69,8 del PNRR – e quasi 30 serviranno per l’ambito Efficienza energetica e riqualificazione degli edifici, in modo da intervenire sugli edifici esistenti – a partire da scuole, ospedali ed edilizia popolare – e organizzare le nuove costruzioni in modo da abbattere le emissioni nell’atmosfera. Si prevede di ristrutturare 50.000 edifici ogni anno.
Importante per il rinnovo dell’edilizia privata la spinta data dalla proroga della scadenza del Superbonus 110%. La proroga fino al 2025 non è stata approvata ma si potrà accedere al Superbonus fino al:
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