Da qualche mese la periferia ovest di Modena ospita il nuovo Building S di TetraPak, proprio accanto al Campus di TetraPak.
L’edificio, che ha ottenuto la certificazione LEED Gold, è un centro per la ricerca e l’innovazione di 8.000 mq ed è costituito da tre aree:
- un’ala per gli uffici, le sale riunioni e i laboratori di ricerca
- un padiglione centrale dedicato alla produzione – la test hall
- un’ala tecnica che ospita gli impianti.
Il progetto del centro di ricerca e innovazione di TetraPak
Il progetto, che ha visto la demolizione del capannone industriale dismesso esistente e la riqualificazione dell’intera area, è iniziato nel 2019, quando abbiamo ricevuto l’incarico e abbiamo iniziato a dare il nostro supporto per ottenere diversi crediti, tra cui quelli presenti nella categoria energia e atmosfera. A causa della pandemia il cantiere è rimasto fermo per diversi mesi, durante i quali era difficile far arrivare i materiali da costruzione.
Il lavoro di squadra tra tutti i tecnici e progettisti coinvolti ha portato, però, a ottenere un risultato davvero notevole in materia di certificazioni ambientali in edilizia: la certificazione LEED Gold.
Il raggiungimento della certificazione LEED Gold
I crediti energia e atmosfera per la certificazione
Ci siamo occupati di far ottenere al nuovo edificio i crediti energia e atmosfera dove il maggior contributo è dato dal modello in regime dinamico che abbiamo costruito tramite il software Design Builder, che implementa Energy Plus. Per la costruzione del modello abbiamo seguito le indicazioni progettuali degli studi di progettazione architettonica ed impiantistica.
Energy performance: minimum e optimum
Abbiamo studiato il raggiungimento del pre-requisito minimum energy performance e del credito optimize energy performance. Visto che l’edificio ha più funzioni, abbiamo affrontato due sfide:
- la costruzione dell’edificio baseline da realizzare considerando le indicazioni date dalla normativa americana ASHRAE 90.1 e da confrontare con il nostro proposed building nella simulazione in regime dinamico
- quantificare i carichi concentrati nella test hall vista la particolarità delle macchine che vi sono installate all’interno e l’impiantistica idraulica presente.
Durante la simulazione si fa un confronto tra i dati dei due edifici riguardo a:
- occupazione
- tipo di attività svolte
- apporti interni
- consumi di apparecchiature che operano all’interno
- impiantistica a servizio dell’edificio su base oraria.
così da fare un confronto tra la media dei consumi e quella di produzione.
Lo scopo è di capire come minimizzare i consumi sfruttando le risorse naturali e le fonti rinnovabili, ovvero le funzionalità del green building. Più l’edificio proposed (quello progettato) risulta essere migliore del baseline, più punti si ottengono per la certificazione. Con le nostre simulazioni abbiamo ottenuto 16 punti su 18 per il credito optimize energy performance.
Altri crediti ottenuti per la certificazione LEED Gold
Tramite la costruzione del modello energetico abbiamo ottenuto anche altri crediti importanti per il raggiungimento della certificazione LEED Gold:
- renewable energy production, che riguarda la produzione derivante dall’impianto fotovoltaico installato sulla copertura. Abbiamo ottenuto 3 punti su 3
- daylight, il parametro che valuta quanta illuminazione naturale viene sfruttata durante il giorno senza creare riverbero sulle persone che lavorano. Anche qui abbiamo ottenuto 3 punti su 3.
Un passo in avanti verso gli edifici green
Siamo molto felici di aver partecipato al progetto e di aver contribuito alla nascita di un nuovo edificio NZEB nella nostra regione, l’Emilia-Romagna.
Continueremo a lavorare e mettere a disposizione le nostre competenze – acquisite in più di 10 anni di esperienza sul campo – per la diffusione di edifici meno energivori e più rispettosi dell’ambiente e che favoriscono il benessere di chi li frequenta.
Un ringraziamento da parte nostra ad Airis, ZPZ Partners e l’Ing. Goldoni per aver contribuito a raggiungere la certificazione LEED Gold.