- Attività svolte: raccolta e preparazione dei documenti, invio della richiesta per l’incentivo
- Caratteristiche immobile: abitazione
- Incentivo totale: 19%
- Località: Bologna
- Anno: 2019
- Software: Termo, Applicativo Informatico PortalTermico del GSE
Nel 2019 ci siamo occupati della diagnosi energetica per l’edificio a destinazione mista – per lo più residenziale – di Via Massarenti 22, a Bologna, per la Coop. CEIS A.R.T.E.
Dopo aver analizzato l’edificio e i consumi energetici abbiamo proposto gli interventi migliori per procedere con l’efficientamento dell’edificio, a parità di costi e benefici, energetici e in termini di comfort.
Questi erano gli interventi che avevamo proposto:
- sostituzione delle lampade esistenti con nuove lampade a LED
- installazione di una caldaia a condensazione
- coibentazione delle pareti esterne e della copertura/sottotetto
- sostituzione dell’involucro trasparente
In particolare, era emerso che tra gli interventi di efficientamento che si rendevano necessari per migliorare il profilo energetico i più importanti riguardavano la coibentazione delle pareti esterne, della copertura e del sottotetto.
L’edificio risale, infatti, al 1932 e non è mai stato fatto un intervento di isolamento per evitare le dispersioni e trattenere il calore all’esterno.
La verifica dei requisiti per l’accesso al Conto Termico
In effetti, quindi l’intervento realizzato, ovvero la demolizione e ricostruzione con miglioramento delle prestazioni energetiche, rientrava tra quelli previsti dalla diagnosi. Inoltre, eravamo nei tempi stabiliti per presentare domanda di accesso diretto all’incentivo.
Studiando le varie possibilità di incentivi da richiedere per poter risparmiare sull’investimento necessario per rendere l’edificio più energeticamente efficiente abbiamo optato per l’incentivo statale del Conto Termico.
L’incentivo del Conto Termico, infatti, può arrivare a coprire il 65% della spesa necessaria per la trasformazione di un edificio esistente in uno NZEB – Near Zero Energy Building.
La semplice realizzazione di un cappotto esterno non avrebbe portato a ottenere gli stessi benefici che si hanno con la trasformazione in NZEB e il Conto Termico avrebbe coperto solo fino al 55% dell’investimento necessario e fino ad una spesa di 400.000 euro.
Prima di presentare la proposta al cliente avevamo:
- eseguito il sopralluogo
- consegnato la diagnosi energetica
- redatto una relazione sui valori di trasmittanza e sui ponti termici
- eseguito la certificazione energetica pre-intervento
Abbiamo così potuto verificare che ci fossero tutti i pre-requisiti per procedere con la richiesta del Conto Termico, tra cui dimostrare che l’edificio è scaldato e che con la coibentazione il volume rientrava nel 25% di ampliamento concesso in caso di intervento di efficientamento energetico.
Tra l’altro essendo la Fondazione CEIS una ONLUS, proprio per la sua condizione particolare non avrebbe potuto accedere alle classiche detrazioni per riqualificazione come, per esempio, l’ecobonus, che viene solitamente usato quando si applica il cappotto termico a un condominio.
La procedura per la richiesta dell’incentivo del Conto Termico
Dopo aver verificato che ci fossero tutti i prerequisiti – ed essendo una ESCo, accreditata presso il GSE – abbiamo raccolto tutti i documenti necessari per presentare la richiesta di Conto Termico tramite il portale online del GSE.
Abbiamo inviato la domanda a dicembre del 2019 e dopo qualche settimana abbiamo ricevuto la richiesta di integrazioni. Abbiamo, quindi, provveduto a raccogliere la documentazione richiesta dal GSE.
A distanza di due mesi dall’invio della domanda è arrivata la comunicazione di esito positivo da parte del GSE insieme alla generazione del contratto di riconoscimento dll’incentivo.
L’incentivo copriva anche il 50% della spesa massima incentivabile – trattandosi di una cooperativa – per quanto riguarda la diagnosi energetica e l’APE effettuati prima della richiesta.
Un mese dopo è arrivata la prima delle cinque rate di uguale importo – 80.000 euro – riconosciuto a fronte della spesa totale che era di circa 2 milioni di euro – non dovendo tenere conto del calcolo dell’IVA. Dunque con la richiesta dell’incentivo sono stati coperti circa 400.000 euro della spesa totale necessaria per gli interventi di efficientamento energetico.
Nell’incentivo sono rientrate anche le spese necessarie per la building automation dell’edificio, l’installazione di pompe di calore a sostituzione delle vecchie caldaie e l’impianto fotovoltaico.
Gruppo EDEN ti aiuta a richiedere il Conto Termico
Dunque se anche tu P.A. o ONLUS hai effettuato un intervento energetico potresti essere ancora in tempo per farti aiutare da noi a capire se ci sono i requisiti per l’accesso all’incentivo del Conto Termico statale. Bisogna, infatti, presentare domanda entro 60 giorni dalla fine dei lavori.
Contattaci se vuoi capire se puoi accedere all’incentivo sia per interventi già effettuati sia per capire se l’edificio di cui vuoi fare la manutenzione può essere riqualificato proprio approfittando di questo incentivo.