Software utilizzati: Mc4 Suite 2012
Nel dicembre del 2012, in collaborazione con RINA Services, abbiamo effettuato la diagnosi energetica di uno stabile situato nel centro storico di Milano, tra Corso di Porta Vittoria e Via Freguglia.
L’immobile, realizzato negli anni Trenta, ha una pianta irregolare e una corte interna.
Si sviluppa su 6 piani fuori terra e 1 piano interrato. Il palazzo accoglie in gran parte appartamenti privati e uffici ma anche unità ad uso commerciale poste al piano terra.
Per condurre la diagnosi energetica abbiamo eseguito varie analisi:
– Analisi involucro edilizio. Le strutture presenti sono verticali e orizzontali e prive di isolamento termico, caratteristica tipica degli anni di costruzione dello stabile. Le pareti esterne sono in mattoni pieni di laterizio così come quelle interne rivolte verso i vani scala. I solai sono in laterocemento e gli infissi, sostituiti in epoca recente, presentano un telaio in legno e vetrocamera.
– Analisi impianti. Abbiamo analizzato: impianto fognario, idrico, del gas, di riscaldamento centralizzato, elettrico, telefonico, di messa a terra e degli idranti antincendio sono quelli presenti.
– Analisi modalità di utilizzo dell’immobile. L’immobile è occupato da 815 persone stabili e 166 visitatori. E’ abitato 8 ore al giorno e 5 giorni su 7 da coloro che popolano gli uffici, 7 giorni su 7 e fino a 24 ore giornaliere, da coloro che risiedono nel complesso.
– Calcolo prestazione energetica: attraverso il modello di calcolo si sono stimate le dispersioni dell’immobile. E’ stato calcolato il fabbisogno energetico del sistema edificio-impianto sia in regime estivo, sia in quello invernale. Nelle pareti verso l’esterno, su una superficie disperdente di 5.418 metri quadrati, si è, infatti, calcolata una trasmittanza:
-media di 1,34 W/m2K, nei solai verso l’esterno, su 1.852 metri quadrati
-1,46 W/m2K di trasmittanza su 5.914 metri quadrati di pareti e solai verso locali non riscaldati
-1,25 W/m2K su 2.197 metri quadrati di infissi; il valore di dispersione è 3,02 W/m2K
– Confronto con i consumi energetici reali dell’edificio: il confronto del modello di calcolo con i consumi desunti dalle bollette, normalizzati in base alle condizioni climatiche del luogo, permette di definire un quadro quanto più dettagliato possibile del reale comportamento dell’edifico. È stato considerato l’uso di combustibile per il riscaldamento, l’utilizzo dell’energia elettrica e quello del sistema idrico.
Per il consumo di combustibile si è fatto riferimento ai dati del 2011, gli unici in possesso della proprietà, con un consumo complessivo di metano di 189.948 Stdm³.
Il consumo elettrico fa riferimento ai dati forniti da tre diversi contatori, rispettivamente da 40 kW, 6 kW e 65 kW, a servizio delle zone comuni dell’intero fabbricato.
Il consumo idrico fa riferimento a due contatori distinti che servono l’intero immobile; il consumo medio annuo è pari a 28.800 m³. I due contatori non sono in grado di fornirci una lettura dei consumi distinta in base alle diverse destinazioni d’uso all’interno dell’immobile, poichè servono due ali dell’immobile entrambe a destinazione d’uso promiscua.
– Gestione dei rifiuti. L’edificio è dotato di un locale condominiale per la gestione e la raccolta dei rifiuti. Sono, però, assenti sistemi di pesatura o procedure che consentano di misurare la quantità e di definire la tipologia di rifiuti prodotti ripartendoli in base agli occupanti dell’immobile. Per questa ragione l’analisi in oggetto è stata condotta partendo dai dati medi pubblicati dalla Camera di Commercio di Milano, normalizzati sulla base dei reali occupanti dell’edificio.
Nel 2011 le tonnellate di rifiuti differenziati prodotti sono state 274,67, quelle di rifiuti indifferenziati invece sono stati 233,79.
Ciò che apporterebbe delle migliorie nella pratica della raccolta differenziata sarebbe in questo, e in altri casi, una maggiore sensibilizzazione sulla tematica, attraverso l’educazione dei cittadini al corretto comportamento nello smaltimento dei rifiuti. Si potrebbe, inoltre, non autorizzare il ritiro del materiale di scarto, se non inserito correttamente dall’utenza negli appositi cestini di sgombero. Un’altra buona pratica potrebbe essere quella di affidare il servizio di fornitura cartucce e manutenzione stampanti a ditte che utilizzino prodotti privi di sostanze nocive e che effettuino anche il servizio di ritiro delle suddette cartucce.
Terminata la fase di analisi siamo passati alla seconda fase della diagnosi energetica: le proposte di azioni di Energy saving.
Abbiamo considerato più soluzioni diversificate per gestione, involucro e impianto che fossero compatibili con:le caratteristiche strutturali e le tecniche dell’edificio, il livello di obsolescenza dei componenti, gli apparecchi e gli impianti che impattano sulla prestazione energetica degli edifici.
Gli interventi proposti sono svariati, e spaziano da proposte legate alla gestione a proposte di miglioramento dell’involucro fino ad arrivare a soluzione impiantistiche: –ridurre la temperatura di set point ambiente dagli attuali 22°C ai 20°C previsti dalla normativa nazionale
–coibentare il solaio di copertura al sesto piano dello stabile e la coibentazione dei cassonetti
–installare valvole termostatiche e sostituire le attuali plafoniere con tubi a led
Sono stati proposti interventi migliorativi con tempo di ritorno semplice dell’investimento mediamente di 4 anni.
Si è riscontrato che gli interventi presi in analisi apporterebbero allo stabile svariati benefici sia di ordine energetico sia economico, con risparmi di combustibile ed energia elettrica e una drastica riduzione delle emissioni di CO².
In particolare è stata valutata un’ipotesi di riqualificazione energetica che prevede la combinazione di soluzioni gestionali, migliorie dell’involucro e adeguamenti impiantistici. Tale soluzione necessiterebbe di un investimento iniziale di quasi 200.000 € ma porterebbe a un risparmio annuo di circa 47.000 €, con un tempo di ritorno molto rapido e una riduzione delle emissioni di CO² di oltre 130.000 mc all’anno.