Parliamo di questa tecnologia ancora poco diffusa – meglio nota tra i tecnici come Scan2BIM – ovvero di rilievo con laser scanner e trasferimento della nuvola di punti in ambiente BIM per creare modelli 3D. In questo articolo non vogliamo fare un approfondimento tecnico ma mostrare alcune delle potenzialità di questa tecnologia ai professionisti che non la conoscono e vogliono saperne di più.
Da alcuni mesi nei nostri sopralluoghi per rilevare gli immobili e fare la diagnosi energetica stiamo usando un nuovo strumento, il laser scanner GEOSLAM, che permette di rilevare i dati di ambienti interni ed esterni e di ricavare con pochi passi in modelli 3d, piante e sezioni.
Vediamo un po’ come funziona il laser scanner e quali sono le differenze tra un rilievo con GEOSLAM e uno tradizionale. Dopo aver assemblato lo strumento prendiamo un unico punto di riferimento nell’unità immobiliare che è il punto di partenza e di arrivo del rilievo. Facciamo partire la rilevazione portando lo strumento nei vari ambienti come fosse una telecamera: il laser scanner memorizzerà tutti i punti in una scansione. La scansione può durare da pochi minuti ad un massimo di 15-20 minuti, a seconda della grandezza dell’immobile.
Nel caso di immobili di grandi dimensioni – per esempio su più livelli – occorre fare più di una scansione. In questo caso dobbiamo fissare più punti di riferimento applicando dei target che saranno i punti comuni che permetteranno di collegare una scansione a quella successiva.
Per avere i riferimenti esterni con l’uso del laser scanner possiamo rilevare anche la parte esterna del fabbricato.
Finite le scansioni, che vengono memorizzate su chiavetta USB, possiamo trasferirle sul pc.
Importiamo le scansioni nello GeoSLAm Hub da dove possiamo aggiungere i colori alla scansione realizzata in contemporanea al video durante il rilievo. Ruotiamo secondo la vista che preferiamo la nuvola di punti e la puliamo dagli elementi ridondanti, per poi esportarla.
Dopo aver esportato la nuvola la elaboriamo con Autodesk Revit. Ricalchiamo gli elementi fondamentali per definire la planimetria dell’immobile: muri, finestre e porte. E poi estraiamo prospetti e sezioni. Se vogliamo ottenere elaborati più precisi e dettagliati – e più simili alla realtà – possiamo assegnare i materiali ai diversi elementi – pareti, finestre, tetto.
La procedura di rilievo con il laser scanner è molto semplificata e più veloce rispetto a quella tradizionale. Ma il vantaggio più importante è che in poche scansioni si rilevano tutti i dettagli dell’immobile. Alcuni li useremo da subito, altri potrebbero servirci dopo mesi o anni per realizzare nuovi progetti come una ristrutturazione o l’installazione di un cappotto. E a quel punto basterà riprenedere il file per avere i dati che ci servono. Quindi il risparmio di tempo è a lunga durata: non è più necessario tornare sul posto. Un dettaglio non indifferente che velocizza il nuovo preventivo ed evita di tornare in posti anche molto lontani dalla sede dell’ufficio.
E tu che sei un titolare di uno studio di edilizia o ingegneria o un libero professionista – ingegnere, geometra, o architetto – cosa ne pensi? Usi già un laser scanner o sei interessato ad usarlo per i tuoi prossimi rilievi?
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